Ricorrenza: 18 Giugno

Gregorio Giovanni Gaspare Barbarigo, di religiosa famiglia istriana, nato a Venezia, fu educato dal padre. Ordinato nel 1655, chiamato a Roma, vi organizzò la sanità negli anni della peste (1657). La sua azione fu tutta ispirata a san Carlo Borromeo. Uomo di grandissima cultura, nel suo magistero pastorale sia a Bergamo che a Padova operò per una riforma dei costumi del clero, promuovendo incontri di formazione e preghiera, e per tutti i fedeli promosse esercizi spirituali e missioni popolari. Avviò riforme secondo il Concilio di Trento: infaticabile nelle visite pastorali, istituì il seminario a Padova e aprì scuole; insegnò il catechismo ai bambini in un modo comprensibile, curò il clero. Era convinto che dall’istruzione religiosa dipendesse il rifiorire della vita cristiana: le scuole della dottrina cristiana furono una delle sue principali preoccupazioni, e ne promulgò le regole nel 1680, secondo le quali l’organizzazione, detta Banca Generale, alle dirette dipendenze del vescovo, regolava e controllava l’insegnamento nelle diverse parrocchie, dove era all’opera una folla di operai (maestri, sorveglianti, cercatori, eccetera). Lo stesso Gregorio insegnava catechismo per molte ore. Benevolo con tutti, Gregorio Barbarigo fu severo solo con se stesso.

Attributi: Pizzo E Baffi Caratteristici, Vesti Cardinalizie.