Una tradizione lo dice soldato delle Legioni imperiali, disertore, con due compagni, quando Diocleziano e Massimiano pubblicarono i primi editti di persecuzione contro i cristiani, miranti a epurare l'esercito e a porre sotto inchiesta i pubblici funzionari. Arrestato a Como, Fedele vi sarebbe stato processato, condannato e infine decapitato.