Il suo nome compare nel Canone Romano: fu il primo successore di san Pietro, papa alla fine del I secolo, dal 56 al 67 o dal 69 all’81. Non si hanno notizie della sua vita, tranne quelle che vengono da sant’Ireneo che lo ricorda come compagno e aiuto di san Paolo, e lo vuole di origine toscana e convertito dallo stesso san Paolo, che lo volle come suo successore. Secondo la tradizione si oppose alla dottrina di Menandro, un discepolo di Simon Mago, consacrò i primi quindici vescovi, e dispose che le donne assistessero alle funzioni a capo coperto. Lo si vuole martire all’epoca di Domiziano, ma la questione è controversa: sant’Ireneo non parla del suo martirio. Il suo nome è inserito nel Canone Romano della Messa.