Ordine: Agostiniani

Ricorrenza: 22 Maggio

Rita nacque a Roccaporena, a sette chilometri da Cascia. Era in fasce quando, portata nei campi dai genitori, si vide uno sciame di api bianche (simbolo dello zelo per la casa di Dio) entrare e uscire dalla sua bocca. Pur desiderando il chiostro, accettò, per obbedienza ai genitori, di sposare un uomo violento. Riuscì ad addolcirlo, e ne ebbe due figli; ma egli era odiato e fu ucciso per una vendetta. I figli cercavano a loro volta di vendicarsi: Rita, non riuscendo a cambiare il loro cuore, chiese a Dio che li facesse morire piuttosto che lasciarli diventare assassini: e i giovani infatti morirono. Rita allora chiese di entrare nel convento delle Monache Agostiniane di Cascia, che, temendo una vendetta, la accolsero solo dopo che la ritrovarono prodigiosamente dentro al monastero. Desiderò immedesimarsi in Cristo, e Gesù le donò una spina della sua corona, che nel 1432 le si conficcò nella fronte. Era una piaga dolorosa e fetida, che la costrinse a stare segregata e che si chiuse solo temporaneamente, per consentirle di andare con le consorelle a Roma per la canonizzazione di San Nicola da Tolentino.
Quando Rita, ammalata, chiese a una visitatrice di andare a coglierle una rosa nel cortile della sua casa di Roccaporena, la donna andò, e pur essendo inverno, trovò due rose fiorite. Il 22 maggio, alla sua morte, le campane suonarono da sole.
E’ detta la “santa degli impossibili”: è invocata per i casi disperati, e per la piaga sulla fronte è invocata contro il vaiolo.

PREGHIERA: Dona a noi, o Signore, la sapienza della croce e la fortezza con le quali hai voluto arricchire santa Rita [da Cascia],
perché, sopportando le sofferenze con Cristo, partecipiamo più intimamente al suo mistero pasquale. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

Protettore di: Donne Maritate Infelicemente, Casi Disperati

Attributi: Veste Agostiniana, Spina In Fronte, Crocifisso, Rose, Api