“Cercate ogni giorno il volto dei Santi„
a

San Pellegrino Laziosi

Forlì, 1265 c. - 1345
Religioso

Ordine: Serviti
Ricorrenza: 1 Maggio
Pellegrino Laziosi nacque a Forlì verso il 1265, da famiglia ghibellina. La sua storia ci è narrata in una biografia di autore ignoto della metà del XIV secolo, la “legenda”. Figlio di Berengario e Flora Aspini, la sua vita mutò quando, dopo episodi di sangue, venuto nella città, che era antipapale, san Filippo Benizi, questi fu oltraggiato e scacciato dai ghibellini forlivesi, e tra questi Pellegrino che pare averlo schiaffeggiato. Pentitosi, Pellegrino raggiunse Filippo Benizi, gli chiese perdono, e decise di dedicarsi totalmente a Dio. Chiese di entrare nell’Ordine e fu novizio a Siena, dove rimase fino al 1295, quando tornò a Forlì. Qui trascorse poi cinquant’anni nel convento dei Servi,dove morì nel 1345.
La “legenda” parla di dure penitenze, preghiere, meditazioni, digiuni, veglie e privazioni; si imponeva di non sedersi mai, e ciò gli causò una dolorosa piaga cancerosa ad una gamba.
Il medico Paolo Salaghi si risolse all’amputazione: la notte precedente l’ operazione Pellegrino si trascinò fino alla sala capitolare restando in preghiera di fronte all’ immagine del Crocifisso. Si addormentò, e sognò che Gesù scendeva dalla croce e lo guariva. Al risveglio, il sogno era realtà, e il medico non poté che constatarlo. Pellegrino Laziosi morì a circa ottant’anni: il popolo accorse a venerare il frate famoso per essere uomo di Dio. Dal suo corpo emanava a un dolce profumo: avvicinatosi un cieco, il Santo si levò, gli toccò gli occhi e gli ridiede la vista.

Attributi: Scena Della Sua Miracolosa Guarigione.
San Pellegrino Laziosi San Pellegrino Laziosi San Pellegrino Laziosi