Divenne l’ “illustre e lucidissima stella del cielo domenicano”, ed ebbe una vita semplice lineare, tutta vissuta nei conventi domenicani di cui fu attento riformatore. Nato da Bernardo Servoli, di modeste condizioni sociali, prese l’abito a quindici anni nel convento riformato di Fabriano di Santa Lucia. Completò gli studi a Bologna, dove divenne efficace predicatore, e il priore, il beato Corradino da Brescia, ne colse le virtù e le capacità di riformatore. Fu anche a Firenze nel convento di San Marco e poi in diversi conventi, dove insegnò teologia. Operò per la riforma della vita dei religiosi nel rispetto della Regola. Fu priore in diversi conventi: nel 1440 e 1467 a Fabriano, nel 1445 a Perugia, nel 1459 e nel 1470 ad Ascoli, dove si prodigò per la pacificazione degli animi, e dove morì il 24 febbraio 1481. E' caratterizzato da una grande dedizione alla preghiera, e recitava ogni giorno, oltre all'Ufficio divino, l'intero Ufficio dei defunti: diceva che sempre aveva ottenuto ciò che chiedeva recitando l'intero libro dei salmi: ma non gli riuscì di completarlo quando chiese che i Turchi desistessero dall'attaccare la Grecia.
