Nato da nobile famiglia il beato Arcangelo Piacentini fin da giovane si mostra incline a un'esistenza povera e solitaria. Si ritira a vita eremitica in una grotta presso la chiesetta di Santa Maria del Giubino. Si racconta che frequentemente, durante i momenti di preghiera, gli compariva la Madonna su un cipresso. È ordinato sacerdote e in seguito entra a far parte dei Frati minori a Palermo, di cui successivamente assume la guida. È fondatore del convento di S. Maria di Gesù (1430), ad Alcamo. Nella stessa cittadina fa rinascere l'ospedale di Sant'Antonio che si trovava in stato di abbandono. Al beato si attribuiscono, oltre a una fervente predicazione della Parola di Dio, numerosi miracoli, avvenuti anche dopo la morte presso la sua tomba. Muore nel 1460. Le sue reliquie si conservano ancora intatte nel convento fondato dal beato.