Lorenzo era nato a Binondo (Manila) intorno al 600 da madre tagala e padre cinese. Era vissuto molto legato al convento dei domenicani, facendo parte della confraternita del Rosario, ed era diventato un notaio di fama in città. Era sposato e aveva due figli. Mentre si stava preparando il viaggio dei missionari, si trovò coinvolto in un fatto criminale non meglio identificato ed era ricercato dalla polizia. Per sfuggire alla cattura e nel desiderio di trovare un nuovo posto di lavoro dove poi trasferirsi con tutta la famiglia, chiese e ottenne di partire con i missionari, ma senza alcuna intenzione apostolica.
Dopo un mese di fortunosa navigazione la comitiva toccava l'isola di Okinawa, accolta molto bene dai cristiani del posto. Non riuscendo a nascondere il loro fervore, dopo alcuni mesi, nel settembre del 1636, furono individuati come cristiani e vennero arrestati e trasportati a Nagasaki per il processo. Tenuti in prigione per oltre un anno per il nome di Cristo, subirono il supplizio della croce e infine la decapitazione